giovedì, novembre 21, 2002

Mi hanno chiesto di scrivere un libro, o meglio una raccolta di interviste, sugli 'amici' di Newman in Irlanda. Amici nel senso di appassionati, studiosi, persone legate ai luoghi di Newman e simili. Domani farò la prima intervista, a Niall Tierney, presidente della Newman Association of Ireland e figlio di Michael Tierney. Di Niall non so molto, per ora. Mentre ho letto una biografia del padre che fu un illustre studioso di greco. (1894-1975) Yeats lo definì il più grande classicista irlandese vivente. Professore universitario a 28 anni, divenne presidente di UCD (l'università dove studio), vicepresidente del Senato e del partito Fianna Fail. Fu anch'egli uno studioso di Newman di cui curò diverse raccolte di discorsi e di saggi celebrativi in occasione degli anniversari della fondazione della Catholic University of Ireland, la madre di UCD. Ispirandosi alla dottrina sociale cattolica cercò un'alternativa sia la capitalismo che al comunismo. Avverso al nazismo, si battè per la neutralità dell'Irlanda nella Seconda Guerra Mondiale. Queste sue parole suonano così attuali. We must be implicated, as far as in us lies, in no more wars to end wars or wars for democracy or for any other highsounding ideals on which war propaganda is so fruitful. Our course, above all in wartime, must be of 'sacred egoism'.

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