mercoledì, dicembre 04, 2002

Questa è l'ultima settimana di lezioni del semestre e per festeggiare la chiusura del corso su Voegelin il prof. ci ha invitato a pranzo.
Proprio oggi compiva 60 anni e ci ha raccontato un po' della sua vita.
Proverò in poche righe a riassumere una storia veramente affasciante, poi raccontata da lui che è un appasionato di cinema sembrava veramente di assistere ad un film.

Dopo aver studiato in seminario a Dublino ed essere stato ordinato prete l'hanno mandato a Roma per perfezionarsi in teologia.
Successivamente si è dedicato alla psicologia, conseguendo il dottorato a Leuven, in Belgio.
Durante il periodo a Leuven decide di imparare il tedesco e, viste le misere condizioni economiche, non trova di meglio che rivolgersi all'ambasciata della Repubblica Democratica Tedesca. La Germania comunista gli offre un soggiorno di studio.

A Berlino frequenta le lezioni con i funzionari dei partiti comunisti dell'Est e proprio durante le lezioni si innamora di una ragazza slovacca, figlia di un alto funzionario.
Un amore in qualche modo corrisposto ma bisogno tener conto che stiamo parlando degli anni 60, di un pretino irlandese e di una giovane comunista in Cecoslovacchia.

Naturalmente devono lasciarsi.
Il giovane prete torna in Belgio disperato, scolvolto, scrive ai genitori di volersi uccidere ma la possibilità di rincontrarla lo fa desistere.
La relazione continua tramite lettere, in un tedesco stentato. Lettere che arrivano una volta a settimana, il sabato, quando arrivano.
E così il giovane prete continua a studiare psicologia coltivando il sogno di rivederla.

Passa un anno e finalmente la va a trovare.
La situazione è piuttosto complicata, dovrebbe lasciare il sacerdozio, cosa che non vuol fare, e poi trasferirsi in un paese comunista, senza conoscere la lingua, senza grandi prospettive di lavoro.
La ragazza, come in ogni storia d'amore, ha qualcosa che nessun'altra possiede, sembra molto più serena, felice, dei suoi conterranei.
La famiglia di lei, e non solo, è convinta che lui sia una spia, forse del Vaticano, in realtà l'unico segreto in questa storia è che lei, cresciuta secondo i rigidi dettami dell'ateismo comunista, ha da poco scoperto il cristianesimo.
Frequenta furtivamente dei gruppi di studenti che si riuniscono per leggere il Vangelo.
La serenità che aveva affascinato e sconvolto padre Brendan non è altro che il portato di quel messaggio che proprio lui avrebbe dovuto annunciare.
Paradossalmente il giovane prete aveva scoperto attraverso la ragazza quell'amore che anni di studi teologici e di psicologia non gli avevano fatto conoscere.
Si era innamorato di una fede sincera, coltivata di nascosto.
Di comune accordo decidono di lasciarsi per sempre, lei non gli concede neppure di accarezzarle la mano, bruciano le lettere.

Dopo un decina d'anni lei gli scrive nuovamente, è sposata con figli, una nuova vita, il marito non sa nulla di lui.
Anche padre Brendan è ormai felice della sua scelta religiosa.
Si rincontreranno, dopo molto tempo, senza mai essersi dimenticati, nè pentiti di quella comune decisione che li ha fatti maturare, ognuno sulla propria strada.

Il mio prof. riesce a vedere in tutto questo un disegno divino, io non mi sorprendo.
Ogni vita cristiana è una straordinaria (e spesso insolita) storia d'amore.

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