sabato, febbraio 22, 2003

Tra i tanti messaggi di auguri che sto ricevendo ce n'è uno che ho molto apprezzato.
Si tratta di questa poesia scelta da Tanino, un amico dai raffinati gusti letterari.


Ogni anno, mentre scopro che Febbraio
E' sensitivo e, per pudore, torbido,
Con minuto fiorire, gialla irrompe
La mimosa. S'inquadra alla finestra
Di quella mia dimora d'una volta,
Di questa dove passo gli anni vecchi.

Mentre arrivo vicino al gran silenzio,
Segno sarà che niuna cosa muore
Se ne ritorna sempre l'apparenza?

O saprò finalmente che la morte
Regno non ha che sopra l'apparenza?



G. Ungaretti
Il Taccuino del Vecchio

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