giovedì, marzo 27, 2003

Abbiamo tanto parlato male dell'America, nei discorsi da bar di questi tempi, che ci siamo scordati degli americani in carne e ossa, quelli
veri. E' stata un'americana, una ragazza di ventitre' anni che si chiamava Rachele, la prima a morire lottando in questa guerra. Lottava
dalla parte giusta, non contro altri esseri umani ma per difendere delle persone; e non aveva armi, ma il suo semplice corpo vivente. L'ha
interposto fra i bulldozer di un esercito e le povere case e vite che esso voleva sgretolare, a Gaza, dentro un ghetto: ed e' morta cosi',
difendendo.
Pensiamo alla ragazza Rachele, quando parliamo dell'America, in questi giorni. Perche' l'America e' lei, non i fantasmi sanguinosi che ora
vanno in giro a mietere con la falce.

Riccardo Orioles

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