mercoledì, settembre 21, 2005

New Pantagruel

Lo scorso anno io e padre Gavan, avendo costatato l'assenza in un'università di un'offerta culturale di ispirazione cristiana, fondammo Atlantis.
L'intenzione, almeno per il primo anno, era di far conoscere alcuni classici della ricchissima tradizione cattolica. Abbiamo così organizzato una serie di conferenze, a scadenza mensile, dedicate ad un grande libro di un grande autore. L'iniziativa ha avuto un discreto successo, coinvolgendo però più professori che studenti, e pare che anche a Maynooth vogliano tentare qualcosa di simile.
Quest'anno, seppure in ritardo, stiamo elaborando una nuova proposta, più accattivante, e forse già domani saprò essere più preciso.

A non può venire a visitarci a Dublino, consiglio la lettura di New Pantagruel. Si tratta di una rivista culturale americana che un po' ci fa da ispirazione. Su Godspy, altro bel sito, un'intervista con il direttore di New Pantagruel.

“If my account of our moral condition is correct, we ought also to conclude that for some time now we too have reached that turning point. . . . This time, however, the barbarians are not waiting beyond the frontiers, they have already been governing us for quite some time. And it is our lack of consciousness of this that constitutes part of our predicament. We are not waiting for Godot, but for another-and doubtless very different-St. Benedict.” —Alasdair MacIntyre

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella segnalazione. Pantagruele è il libro che più ho letto e riletto. Mi iscrivo alla newsletter.