giovedì, marzo 23, 2006

Artistica




Su wxre e piccolo zaccheo si è sviluppata negli ultimi giorni una discussione molto interessante sull'arte contemporanea, da leggere con attenzione. (PS. Guardate anche Aftermidnight)

Proprio a questa discussione pensavo domenica scorsa quando io e Blathnaid, la mia dolce compagna che vedete nella foto, abbiamo visitato la Butler Gallery, all'interno del castello di Kilkenny.

C'è da premettere che Blathnaid è ingegnere e pertanto di arte non capisce molto. (Sono sempre stato dell'idea che gli ingegneri siano architetti senza gusto artistico ma è meglio chiudere subito questa parentesi altrimenti i miei lettori ingegneri mi si mangiano) Dicevo, Bla ha un gusto medio, non raffinato da letture di estetica o da frequentazioni di artisti contemporanei. Insomma è ancora legata, come me d'altra parte, a questa superatissima concezione dell'arte come espressione di bellezza.
La galleria in questione ospitava l'esposizione The Breathing Factory, di un tale Mark Curran, consistente in 7 o 8 fotografie, simili a quelle che vedete qui sotto, ed un video di 12 minuti, più delle registrazioni di suoni in sottofondo.
Le foto rappresentavano i lavoratori e gli stabilimenti della Hewlett-Packard di Leixlip. (Leixlip è un paesino della periferia di Dublino, confinante con Lucan, dove vive Blathnaid)
Come spiega la descrizione della mostra, "throughout the exhibition, Curran's critical documentary approach seeks to unfurl some of the issues surrounding globalization and its highly politicized effects on the transformed social and economic environments."

A me la visita non ha provocato alcuna reazione emotiva, né tantomeno estetica e non ho colto gli 'highly politicized effects'. Ha invece mandato su tutte le furie la mia deliziosa compagna, che tra l'altro per motivi di lavoro aveva visitato la fabbrica in questione. Non riusciva a capire cosa ci fosse di artistico in tutta quella messa in scena. E siccome quando Blathnaid s'arrabbia non scherza, ha lasciato una diecina di righe di commento sul libro degli ospiti. Righe non proprio lusinghiere. Io stavo morendo dal ridere.
La cosa che più l'ha infastidita è che le foto originali di questa mostra 'antiglobalization' erano in vendita. Quella che vedete, ad esempio, costa 2200 euro. DUEMILADUECENTOEURO!

Ora, miei cari lettori, se doveste scegliere tra la foto del signor Curran, 2200 euro, e quella fatta da me con macchinetta automatica, 2 euro spese di spedizione incluse, ditemi: quale trovate più artistica?


5 commenti:

Anonimo ha detto...

che brutto termine hai usato per
indicare la tua dolce aspirante signora!
"compagna"!!!!ma dai!!!
potevi scrivere direttamente BOLSCEVICA!!!
stai più attento.
bocc

Anonimo ha detto...

Grazie Angelo: mi sono fatto una risata.

Sulla domanda quale sia più artistica, ovviamente dipende che cosa tu definisci artistico.

Io per me preferisco quella con Bla, la campagna e il castello.
Invece per l'andazzo generale, mi spiace ma è più artistica quella alla butler, non perché possa dirsi più bella ma perché le è stato costruito attorno un discorso artistico (esposizione, depliant, comunicato stampa, percorso, orario d'apertura etc ) tu invece ci hai fatto solo un post.
Non conta il testo, ma il paratesto...

Non ho capito bene, ma guarda che se per 2.200 euro ti danno l'originale per l'utilizzo in esclusiva è un affare onesto (purché con fattura). Quel soggetto lo puoi utilizzare facilmente per qualche campagna pubblicitaria e farla pagare molto di più. Angelo, comprale tutte!

Anonimo ha detto...

ma perché la chiami compagna???

dot

Angelo ha detto...

Ho capito, non vi piace il termine 'compagna'.
Forse sa troppo di relazione precaria, di coppia di fatto, ma non era quello che volevo intendere.
'Ragazza' va meglio? 'Fidanzata' mi pare un po' troppo, visto che non lo siamo ancora. Girlfriend, forse. Sì, girlfriend, la mia dolce girlfriend Blathnaid.

Anonimo ha detto...

E' vero, gli ingegneri non hanno gusto artistico. Ma questo vuol semplicemente dire che l'arte odierna non ha niente da offrirci. :)