mercoledì, maggio 07, 2008

Wxre mi chiedeva se anche questa volta ci avevo preso nelle mie previsioni elettorali. Assolutamente no, prevedevo un pareggio che avrebbe portato ad un governo PD-UDC invece è accaduto il contrario.
Passata la tornata elettorale e i ballottaggi posso dire che sono deluso. Innanzitutto m’è dispiaciuto il mancato apparentamento della Lista Ferrara con il PDL. Avrebbe portato pochi voti, forse inutili ma almeno avremmo assistito per la prima volta all’elezione di qualche parlamentare, anche uno sarebbe stato sufficiente, eletto sulla base un programma elettorale squisitamente pro-life. Ma si sa, Berlusconi si è dato all’anarchismo etico e né Fini, né Bossi hanno mai mostrato interesse per certi temi.
La seconda delusione è venuta dall’inclusione dei Radicali tra le liste del PD. Veltroni ha regalato nove, non un paio, NOVE parlamentari a Pannella che non l’ha neppure ringraziato. Un numero spropositato. Un’operazione inutile, visto che elettoralmente i Radicali valgono meno della lista Ferrara, dannosa, poiché ha allontanato molti elettori di centro, e immotivata.
M’è dispiaciuto che il tentato sfondamento al centro di Pezzotta non ha prodotto nulla e l’UCD, pur essendo sopravvissuta ad un’ondata semplificatrice polarizzante, non ha al momento alcuna rilevanza.
Un altro dispiacere è stato assistere alla scomparsa della sinistra da Camera e Senato. Il Parlamento dovrebbe essere un luogo di rappresentanza ed è evidente che questo Parlamento non rappresenta la ricchezza delle tradizioni politiche italiane, pur presenti in ogni altro ente locale, provinciale o regionale.
Inoltre, per la prima volta nella storia repubblicana, nessuna delle tre prime cariche dello Stato è occupata da un politico proveniente dalla tradizione cattolico-democratica.
Si pone, a mio avviso, una questione cattolica che sarà probabilmente ancora più evidente con la formazione del governo. Formigoni, unico personaggio veramente di peso in Forza Italia, è stato gentilmente messo da parte dal padre-padrone del PDL. Quanti dicasteri importanti andranno ad esponenti cattolici del centro-destra? Lo vedremo tra pochissimi giorni. Spero di rimanere deluso nuovamente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedremo come si comporterà questo governo nei confronti dei cattolici. Non ci vorrà molto a far meglio del precedente. Certo, colpisce per esempio l'umiliazione di CL da parte di Berlusconi. Solo poche settimane prima delle elezioni Tempi lo aveva intervistato e iper-sostenuto, come al solito. Sull'ultimo numero Amicone tira invece bordate sull'uomo di Arcore... despota ingrato... Un bagno di realismo che non è detto faccia male.
Comunque non è tanto un discorso numerico: di cattolici in parlamento ce ne sono molti. Dipende come ci si sta: se si è disposti a essere coerenti fino in fondo, pagandone anche le conseguenze, o se si preferisce esibire l'etichetta quando conviene. Vedremo.
Anch'io non avevo previsto il risultato elettorale. Una sola cosa l'avevo percepita abbastanza bene, molti mesi fa: che il personaggio più interessante della nuova fase - come proposta politica a tutto tondo e come linea culturale, convergente con il cattolicesimo - sarebbe stato Tremonti. E pare effettivamente sia così.
GdC

Angelo ha detto...

Non è un problema di contenuti, che giudicheremo a cose fatte, ma di rispetto per delle tradizioni politiche. Il nuovo governo è pieno di ex socialisti, ex comunisti, ex radicali. Insomma sono state confermate le mie perplessità. Gli unici ex DC sono Scajola e Rotondi, il che è tutto dire.
Berlusconi ha umiliato CL intanto perché li teme e secondo perchè sa che non andranno da nessuna altra parte. Dopo aver nominato Formigoni vicecoordinatore di Forza Italia, ossia vice del massone Denis Verdini, gli ha affiancato Daniele Capezzone come portavoce del partito. Che ridere!