domenica, febbraio 14, 2010

Giovanni Bachelet: papà e il coro delle cornacchie

Giovanni Bachelet: papà e il coro delle cornacchie: "

E’ difficile indovinare quel che direbbe oggi papà: dell’Italia, della Chiesa, del mondo. Aver privato l’Italia e la Chiesa di voci come la sua le ha rese decisamente piú brutte, e rende piú difficile il nostro discernimento. Tuttavia, in un un tempo nel quale anche molti progressisti e molti cristiani hanno indossato l’abito dei profeti di sventura cui Giovanni XXIII invitava a non dar retta aprendo quasi cinquant’anni fa il concilio, io sono quasi sicuro che papà non si unirebbe al coro delle cornacchie; che ci inviterebbe, invece, a notare in quanti aspetti il mondo di oggi sia piú ricco, piú comunicativo e piú libero di quello di ieri e l’altroieri, e ad essere certi che, col nostro impegno e con l’aiuto di Dio, il mondo di domani sarà anche piú bello di quello di oggi“. – E’ la conclusione del discorso tenuto da Giovanni Bachelet l’altro ieri alla Sapienza in memoria del padre Vittorio che lì fu ucciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980. Mando un abbraccio a Giovanni e a tutti i Bachelet che conosco. Qui si può leggere l’intero discorso: http://www.unita.it/news/italia/95023/il_discorso_di_giovanni_bachelet_in_ricordo_del_padre. Nel sito di Giovanni – http://www.giovannibachelet.it/ – si trovano i link a quanto ha scritto in questi giorni – per esempio per l’Osservatore Romano – e a quanto ha dichiarato a giornali e agenzie ricordando i fatti di trent’anni fa, il perdono agli uccisori che allora espresse a nome della famiglia acompagnato all’invocazione della giustizia, il successivo incontro con una di loro, Laura Braghetti.

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