giovedì, marzo 11, 2010

Elsa Morante

Elsa Morante: "

“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
 condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché
 il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per 
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle
 sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto 
che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il
dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie 
sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile 
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
 onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto 
seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi 
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della
 gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il
capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
 credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di 
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si 
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,
e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un
 proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole 
rappresentare”


Elsa Morante (testo del 1945)


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1 commento:

Angelo ha detto...

Pare che sia un falso. In ogni caso, fa pensare.